Vigna di Leonardo a Milano

Una storia dimenticata lega Leonardo da Vinci alla città di Milano: la storia di una vigna. La vigna che nel 1498 Ludovico il Moro, duca di Milano, regalò a Leonardo e intorno alla quale corrono leggende che coinvolgono il genio, le sue opere, i suoi seguaci; la vigna che rinasce oggi, finalmente, nel rispetto dei filari e del vitigno originari. La Vigna di Leonardo da Vinci rinasce con Expo 2015, per volontà della Fondazione Portaluppi e degli attuali proprietari di Casa degli Atellani, grazie al contributo decisivo dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2007 sono partite le ricerche condotte dalla genetista Serena Imazio e dal professor Attilio Scienza, massimo esperto del DNA della vite, mediante scavo manuale, dei residui biologici vivi della Vigna Originale all’interno del giardino di Casa degli Atellani: ricerche che hanno portato al reimpianto della Malvasia di Candia Aromatica (la vite di Leonardo). Il 12 settembre 2018, per la prima volta, l’uva de La Vigna di Leonardo è stata vendemmiata dando vita al vino più unico al mondo: La Malvasia di Milano, Anno I.

STORIA

Dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci arriva a Milano, alla corte di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, nel 1482. All’epoca, lui e Ludovico hanno entrambi 30 anni. Nel 1495 Ludovico gli assegna l’incarico di dipingere l’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Nel 1498 Ludovico concede a Leonardo la proprietà di una vigna di circa 16 pertiche.

“Immaginiamo Leonardo, al tramonto di una giornata di lavoro, mentre lascia il cantiere del Cenacolo, attraversa il Borgo delle Grazie e Casa degli Atellani, e raggiunge la sua amata vigna. Nell’aprile del 1500 le truppe del re di Francia sconfiggono e imprigionano il Moro e anche Leonardo lascia Milano, non senza aver prima affittato la vigna al padre del suo allievo prediletto Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaì. Leonardo non smetterà mai di occuparsi della sua vigna: la riconquisterà quando i Francesi gliela confischeranno e in punto di morte, nel 1519, la citerà nel testamento, lasciandone una parte a un servitore e un’altra parte proprio al Salaì.”

dal sito : https://www.vignadileonardo.com/it/storia

San Francesco della Vigna – Venezia

San Francesco della Vigna rappresenta il vigneto urbano più antico di Venezia. Nel complesso di San Francesco della Vigna vi sono tre chiostri, due sono adibiti a orto e vigneto, nel terzo viene invece raccolta l’acqua piovana, usata poi per irrigare i vigneti. Oggi il vino prodotto dalla vigna si chiama Harmonia Mundi. Il ricavato delle bottiglie vendute (circa un migliaio) viene utilizzato per finanziare le borse di studio per gli studenti dell’Istituto di Studi ecumenici della facoltà di Teologia presente nel complesso. Il vino che verrà prodotto a partire dall’annata 2019 sarà a marchio Santa Margherita. Il lavoro in vigneto dei frati verrà seguito e coordinato dai tecnici di Santa Margherita, per arrivare a una gestione ottimale e a un’eccellente vendemmia. Santa Margherita si è inoltre assunta il compito di supervisionare il completo restauro della Cappella di San Marco, sempre all’interno del complesso. La Cappella versa infatti in stato di quasi abbandono e l’ultimo restauro risale al 1885.