Kitchen Garden: Piantalo, Coltivalo, Mangialo.

Per far formicolare le dita verdi e creare un delizioso collegamento dal seme al piatto, Osmo ha deciso di creare un kit di coltivazione fai-da-te da giardino, progettato per portare nuovi consumatori al marchio e ispirare le persone a sporcarsi le mani. Ricco di semi di verdure, utensili da cucina e ricette ispiratrici, questo kit per adulti offre ai consumatori la possibilità di coltivare i propri ingredienti per cucinare qualcosa di veramente gustoso.

Vendita al dettaglio in centri di giardinaggio e negozi specializzati, questo pacchetto stimolante è stato richiesto per innescare immediatamente l’interesse e coinvolgere le persone con il concetto al primo momento della verità. Una storia visiva da seme a piatto, insieme con la comunicazione di impatto è stato progettato per deliziare e informare allo stesso tempo. Pensando 360, il pacchetto guida il consumatore attraverso il contenuto del pacchetto, oltre ad offrire suggerimenti e trucchi per aiutare a iniziare.

Variazioni a tema belga e italiano per i grow-kit ispirato variazioni di colore e differenziando gli ingredienti illustrazioni, il cui stile retrò irradia un caldo, accogliente sensazione che tutti conosciamo.

Progettazione: Quatre Mains
Posizione: Belgio
Tipo di progetto: Prodotto
Cliente: Osmo / Arvesta
Luogo di lancio del prodotto: Belgio
Contenuto dell’imballo: Toolkit dall’orto alla cucina
Substrato di imballaggio / Materiali: scatola di cartone e manicotto
Processo di stampa: stampa offset

architetture al cucchiaio

dal sito:

Architettura al cucchiaio: i capolavori dolci di Marie Troïtskaia

Testo di Gaia Passi

La professione dell’architetto può avere mille sfaccettature: interni, esterni, giardini, barche, oggetti, realtà virtuale. E poi c’è Marie Troïtskaia, che dopo la laurea con lode in architettura a Mosca e un master in una delle migliori scuole di Parigi ha scelto di dedicare il suo talento alla costruzione di torte.

La venticinquenne russa è riuscita a conciliare le sue passioni – pasticceria e progettazione – in una professione fuori dal comune. Ispirandosi allo stile dei più importanti architetti al mondo, Marie realizza dolci sofisticati nell’estetica e nel gusto, applicando tecniche apprese duranti i suoi studi di architettura e corsi di cucina di alto livello (uno su tutti, la scuola di Alain Ducasse a Parigi).

Per ogni torta disegno schizzi e realizzo modelli 3d con programmi professionali come archiCAD: ognuna delle mie torte è un piccolo progetto architettonico

Ma i dessert di Marie non si limitano a riprodurre lo stile architettonico dei modelli: «Per scegliere il sapore mi ispiro al Paese di origine degli architetti». Per esempio, la torta Tadao Ando Cube, a base di yuzu, matcha e sesamo nero, è un omaggio al Giappone.

La torta Alvar Aalto richiama il profilo della celebre serie di vasi Savoy realizzati per Iittala nel 1936: all’interno si ritrovano sapori d’ispirazione “finlandese”,  panna montata fresca e mirtilli. La torta dedicata a Frank Gehry ricorda le sue inconfondibili  “onde” di metallo, e all’assaggio ci trasporta in Canada, terra d’origine dell’architetto, grazie allo sciroppo d’acero e alle mele caramellate.

Il dessert Corbusier è un piccolo edificio modernista costruito con cioccolato al latte e caramello salato. Ma il capolavoro di Troïtskaia è il Centre Pompidou in versione gourmet, la torta che riproduce in scala 1: 500 il museo di arte contemporanea firmato Renzo Piano.

In attesa di aprire la sua pasticceria, Marie tiene corsi in tutto il mondo e realizza dolci architetture su ordinazione: il suo portfolio sempre aggiornato si trova online, nel suo sito e nel profilo Instagram @marie_oiseau.

Digital Dark Food – il lato oscuro del cibo

da un’intervisra a Martì Guixè:

“Ho presentato Digital Food nella mostra Food Revolution 5.0 al KGM di Amburgo nel 2017, e così facendo ho completato un progetto personale sul food design che è iniziato a metà degli anni ’90 ed è stato esposto per la prima volta nel 1997, con SPAMT alla Galeria H2O di Barcellona. Negli anni successivi, ho continuato a ricercare sull’argomento e ad aggiornare le mie idee di cibo, come oggetto progettato, alla luce delle nuove tecnologie. L’oggetto commestibile progettato ha senza dubbio trovato il suo mezzo ideale nelle macchine di produzione additiva, comunemente noto come stampanti 3D, e assume la sua forma ideale nel progetto speculativo DIGITAL FOOD, in cui un algoritmo analizza i dati personali per creare un prodotto le cui qualità nutrizionali sono create indipendentemente dal gusto, dal colore, dalla consistenza o dalla forma. Gli oggetti alimentari digitali sono gustosi, ergonomici, personalizzati e liberi dai fardelli della tradizione, della cucina e soprattutto dell’agricoltura. È la perfezione del cibo.

C’è anche un effetto secondario: non solo il cibo perfetto si separa dalla natura, ma la mente si separa dal corpo. Con la dieta perfetta, il corpo perde ogni sentimento e scompare. E così il progetto sovversivo Digital Dark Food cerca di compensare questo deficit riconoscendo e riappropriandosi del corpo.

Digital Dark Food è un abuso della tecnologia proposta in Digital Food. Vengono creati oggetti commestibili che assaporano, odorano e si sentono bene, ma i cui effetti principali sono di provocare esperienze corporee, costringendo la tavola calda a sentire il corpo stesso. Gli effetti sono inoffensivi e temporanei: fame, pienezza, nausea, singhiozzo, malattia, diarrea, indigestione, flatulenza, acido, mal di testa, allergie, prurito, sudore, tremori e crampi.”

Praticamente il lato oscuro del cibo
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Martí Guixé, 2019

Food Projects Exhibition
Opening Tuesday 17.12.2019 20h
Juan Naranjo Galería de Arte & Documentos
Casanovas, 136-138, B-3  08036 Barcelona
www.juannaranjo.eu

Digital DARK Food. Photo Inga Knölke, 2019

La mela a modo mio

I proprietari del maso Bühler, agricoltori di mele e vigneti a Naz-Sciaves, cercano idee per un nuovo ed innovativo prodotto fatto di mele raccolte nei loro frutteti. Grazie a questo prodotto, la volontà è quella di aprire un nuovo ramo aziendale, rivolgendosi a turisti e persone locali.

riporto parte del bando:

Nell’ambito di questo concorso cerchiamo idee per un prodotto innovativo fatto di mele. L’organizzatore di questo concorso è la famiglia Thaler, che vorrebbe avviare un’attività secondaria per garantire il sostenimento del maso anche in futuro. Per questo ci rivolgiamo a voi, chiedendovi le vostre idee per un prodotto innovativo fatto di mele.
 punti principali:

  • Il prodotto deve essere un prodotto o un bene di consumo
  • Il prodotto deve presentare delle caratteristiche particolari che rendano il maso unico e riconoscibile
  • È necessario prevedere la produzione presso il maso
  • Il gruppo target del prodotto sono turisti e persone locali.

Scadenza per la presentazione delle domande:

Le idee possono essere presentate entro il 17 aprile 2018, ore 12 di pranzo. 

Premi: I vincitori verranno nominati da una giuria di esperti. Per coloro che presenteranno le proposte migliori sono previsti i seguenti premi:

  • 1° posto: 4 pernottamenti più colazione del contadino e un menu romantico con tre portate per due persone presso il maso Bühler al valore di 500€.
  • 2° posto: Un box di prodotti tipici altoatesini al valore di 300€.
  • 3° posto: 2 pernottamenti più colazione del contadino per due persone presso il maso Bühler al valore di 200€.

Anch’io partecipo a questo piccolo concorso con la mia idea. Se vi va di votarlo potete trovarla qui:

https://www.openinnovation-suedtirol.it/callforideas/show/34#!tab=tt-profileideas

https://www.openinnovation-suedtirol.it/ideas/show/2909La mela a modo mio

Oppure se vi va, potete partecipare

 

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Matteo Stucchi  maestro pasticcere di Monza,  costruisce mondi in miniatura con i dolci prodotti nella sua pasticceria.

Piccole storie, il racconto di situazioni  quotidiane, poeticità e divertimento..

“La bellezza di un dolce è importante come il suo gusto” dice Matteo  parlando del suo lavoro.

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Dessert-miniatures-pastry-chef-matteo-stucchi

 

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Una sala di lettura in piena atmosfera  “Arabeschi di Latte” con alcuni prodotti iconici Karimoku New Standard e variazioni realizzate appositamente per l’occasione.

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Una libreria temporanea con una speciale selezione ofbooks, a cura di edizioni Fortino. KNMX13_210_DN23475_pre2

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Lo spazio di luce diventa un rifugio tranquillo e ricreativo per riposare e leggere. Un’occasione unica di incontro nel cuore del nuovo distretto di progettazione a  Lambrate Ventura, dove fermarsi e assaporare idee e visioni.

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http://www.fortinoeditions.com
http://www.fruitoftheforestmagazine.com
http://www.karimoku-newstandard.jpKNMX13_209_DN23456_pre2

Foodscapes gli scarti riciclati

Fuori salone 2013: Foodscapes, scarti alimentari rigenerati per una nuova collezione di contenitori 24

I gusci Foodscapes, progettati da WhoMade.it, e esposti presso il Padiglione Italia, in zona Ventura Lambrate, nei giorni del Salone del Mobile 2013, sono realizzati a partire dagli scarti alimentari.

L’idea è molto interessante poichè questi oggetti (pensati appunto  per essere ad impatto zero sull’ambiente) possono essere utilizzati per contenere alimenti secchi  e poi gettati via: basta scioglierli nell’acqua e utilizzarli come concime per il terreno.

Sono due i “modelli” disponibili:

il primo ottenuto dai gusci delle arachidi;

il secondo ottenuto dagli avanzi delle carote.

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WhoMade.it, è un  marchio italiano la cui attività di design sociale,  guarda alla valorizzazione dell’eccellenza dell’artigianato di nicchia.

dal sito:

IL PRE-CICLO E IL RE-CICLO DEL CIBO

Il progetto indaga l’essenza e la sostanza dei cibi all’interno del panorama che va dalla loro produzione industriale al loro consumo individuale. Dall’analisi del pre-ciclo del cibo, e quindi della vita del cibo prima che diventi per noi tale, si evidenzia come, in pressoché totale incoscienza, il nostro cibo venga indotto a crescere e diventare sostanza secondo logiche industriali in evidente contrapposizione a quelle naturali. Concettualmente il cibo diventa un insaccato nel quale proiettare le nostre nozioni di forma e gusto: un contenitore di sostanze biologicamente modificate, estruso contro la sua natura e senza margini di errore.

Crediamo che nutrirsi debba essere e rimanere un’azione naturale inserita in un ciclo continuo di libere trasformazioni. E se natura è libertà, progettare un re-ciclo del cibo è un modo per re-immettere nel cerchio quello che, per noi scarto, è nutrimento per altre forme di vita. Il progetto “Foodscapes” diventa un’azione di ricostruzione tecnica della materia alimentare di scarto, libera da additivi, conservanti, coloranti, addensanti, correttori e agenti artificiali, dove l’essenza naturale e la sostanza biologica del cibo tornano a coincidere per poi comunque rigenerarsi.

FOODSCAPE è un guscio creato con scarti alimentari. Ha la forma di un seme ed è adatto per contenere alimenti secchi. Concepito per rientrare nella logica dei cicli naturali, una volta esaurito il suo utilizzo, può essere sciolto in acqua e usato per concimare il terreno. Dal seme al frutto, dal frutto al seme e dalla terra alla terra.

FOODSCAPES è un progetto di Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade in collaborazione con Michela Milani.

Info:
tel. +39 02 89656837
info@whomade.ithttp://www.whomade.it
http://www.michelamilani.com

Evento:
FOODMADE c/o Padiglione Italia
Via Oslavia 3, Milano (Ventura -­‐ Lambrate District)
9‐14 April 2013 / 10 am ‐ 8 pm
opening evening 10 April / 8 pm ­‐ 10 pm
http://www.padiglione­‐italia.com

 

Give me five!

Cinque dita per cinque gusti

Questa è la divertente idea proposta da Chocolat Factory.

Dieci ditali di cioccolata da mangiare leccandosi letteralmente le dita.

Sono disponibili con i seguenti e differenti gusti:

cioccolato fondente, cioccolato al latte, cioccolato al caramello, cioccolato bianco al limone , cioccolato bianco alla fragola.

torte e dintorni

Qualche volta, il compito di affettare un pezzo di torta, risulta molto meno semplice di quel che potrebbe sembrare.

Una soluzione interessante può trovarsi nel progetto della designer finlandese Maria Kivijärvi che propone una soluzione piuttosto semplice ma geniale: una sorta di pinza d’acciaio che permette di affettare con semplicità e portare al piatto il pezzo di torta senza rischiare di farlo cadere.

Quindi cosa dire se non… buon appetito!